Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy riadotterà il decreto “Investimenti Sostenibili 4.0” per supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile delle micro, piccole e medie imprese della Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
E’ di prossima riapertura lo sportello agevolativo per le piccole e medie imprese del Mezzogiorno per gli “Investimenti sostenibili 4.0”. Si tratta di un sostegno che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a già in passato e adesso erogherà nuovamente nei confronti di progetti innovativi, sostenibili e con alto contenuto tecnologico che siano coerenti con il piano nazionale Transizione 4.0.
La misura, infatti, è stata rifinanziata con una dotazione finanziaria di 300.488.426,61 euro in continuità con i precedente bandi e in attuazione con gli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito del Programma nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale” contenuto nel Fesr 2021-2027 riconducibili ad una delle seguenti linee di azione:
- sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’utilizzo efficiente delle risorse nelle PMI. Sono riconducibili a tale linea di azione i programmi di investimento che prevedono un contributo specifico al raggiungimento degli obiettivi climatici individuati dal regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 e/o l’applicazione di soluzioni idonee a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
- promozione dell’efficienza delle PMI.
A chi si rivolge
La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di PMI attive nei settori manifatturiero e di servizi alle imprese, che devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
I beneficiari devono dimostrare la disponibilità dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento nei territori delle Regioni meno sviluppate, alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione dell’agevolazione.
Che cosa finanzia
I programmi dovranno offrire un contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, rendere il processo produttivo sostenibile e circolare, migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa o favorire la transizione tecnologica e digitale dell’azienda proponente.
Questo attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti come:
- l’intelligenza artificiale,
- la blockchain,
- l’internet of things e l’industrial internet,
- il cloud,
- la cybersecurity,
- i big data e analytics,
- le soluzioni di advanced manufacturing,
- la manifattura additiva,
- la simulazione,
- la realtà aumentata.
Le spese potranno riguardare l’acquisto di:
- macchinari, impianti e nuove attrezzature,
- opere murarie,
- programmi informatici,
- certificazioni ambientali,
- servizi di consulenza specialistica.
I programmi dovranno prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750mila euro e non superiori ai 5 milioni di euro e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato o, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi. I programmi di investimento possono prevedere spese di importo complessivamente superiore alle predette soglie, fermo restando che, in tale evenienza, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni.
I programmi devono prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
L’agevolazione
Le agevolazioni, secondo il Regolamento GBER, sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%, di cui:
- il 35% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e
- il 40% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato
A chi si rivolge
Il decreto attuativo di prossima emanazione fisserà le date di apertura e chiusura dello sportello.
Normativa
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