Invitalia
Mini contratti di sviluppo – Sud
Scadenza: Fino esaurimento fondi
Area geografica: Italia
Settore attività: Tecnologie strategiche – Biotecnologie
Beneficiari: Imprese di qualsiasi dimensione
Ambiti: Progetti o interventi di trasformazione green – Progetti o interventi di economia circolare
Spese finanziate: Brevetti, marchi e licenze – impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica – programmi informatici – suolo aziendale e sue sistemazioni
Tipo agevolazione: Contributo a fondo perduto
Dotazione finanziaria: 300.000.000 €
Finalità
I Mini Contratti di Sviluppo sono agevolazioni pensate per incentivare gli investimenti delle imprese del Mezzogiorno d’Italia nelle tecnologie strategiche.
Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di tutte le dimensioni regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, che si trovano in regime di contabilità ordinaria e dispongono, alla data di presentazione della domanda, di almeno due bilanci approvati e depositati.
Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese; per tali soggetti, inoltre deve essere dimostrata, alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, la disponibilità di almeno una sede sul territorio italiano.
Agevolazioni
Le agevolazioni sono, in particolare, concesse nella forma del contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:
- piccole imprese 55%;
- medie imprese 45%;
- imprese di grandi dimensioni 35%;
Le agevolazioni sono concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento GBER e nei limiti delle intensità previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale.
Per le sole spese relative a consulenze connesse alla realizzazione del piano di investimenti le agevolazioni sono concesse ai sensi dell’articolo 18 del Regolamento GBER nella misura del 50% delle spese ammissibili (escluse per le grandi imprese).
Le imprese beneficiarie delle agevolazioni sono obbligate ad apportare un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari almeno al 25 per cento del totale delle spese ammissibili.
Cosa finanzia
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i piani di investimento proposti dalle imprese che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, siano in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema.
I piani di investimento devono concernere i seguenti settori:
- tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
- tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
- biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici.
I piani di investimento:
- devono riguardare un’unica unità produttiva che deve essere ubicata nelle Regioni meno sviluppate;
- devono prevedere spese ammissibili di importo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 20 milioni di euro, al netto di IVA.
I piani di investimento possono prevedere spese di importo complessivamente superiore alla predetta soglia, fermo restando che, in tale evenienza, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni di cui al presente decreto e che l’impresa è tenuta ad individuare le modalità di copertura di quest’ultima;
- devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni
I piani di sviluppo possono riguardare:
- la creazione di una nuova unità produttiva;
- l’ampliamento della capacità di produzione di un’unità produttiva esistente;
- la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza;
- la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di elementi innovativi;
Spese ammissibili
Le spese ammissibili riguardano:
- suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;
- opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.
Per le sole PMI sono altresì ammissibili le spese relative a consulenze connesse alla realizzazione del piano di investimenti, nella misura massima del 4% (quattro per cento) dell’importo complessivo ammissibile del piano di investimenti medesimo
Termini
In attesa di decreto attuativo
Erogazioni
Le agevolazioni sono erogate, su richiesta dell’impresa beneficiaria, in non più di quattro stati di avanzamento lavori di importo, salvo lo stato avanzamento lavori a saldo, non inferiore al 25% (venticinque per cento) delle spese ammesse.
È fatta salva la possibilità, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria l’erogazione dell’anticipazione, non superiore al 40% (quaranta per cento) dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse.
Invitalia procede entro 60 giorni dalla ricezione di ciascuna richiesta all’erogazione delle agevolazioni